Antonino Lancieri, LE PERGAMENE DI MELFI
in Archivio storico per la calabria e la Lucania, ANNO XIX (1950) FASC. IV.
Tutti coloro che si sono occupati della storia di Melfi
hanno dovuto notare ed anche deplorare che, nell'archivio del grandioso
palazzo episcopale, non si sono trovati documenti o carte antiche.
Eppure ve ne dovettero essere ed in abbondanza, sol che si pensi che Melfi, nell'anno 1037, era già sede vescovile, eretta da Nicola arcivescovo di Canosa e di
Bari, e, dopo la venuta dei Normanni, degli Svevi, degli Angioini e
degli Aragonesi, numerosi dovettero essere i documenti relativi ai tanti
affari ed ai tanti rapporti che si svolsero tra la Chiesa ed il potere
laico. Si sa, per altro, che queste carte
antiche scomparvero totalmente ad opera del Vicario capitolare Celestino
Tramontano nella lunga vacanza della sede vescovile, dopo la morte del
Vescovo De Vicariis avvenuta nel 1780. Soltanto alcune pergamene erano state raccolte in due volumi dal Vescovo di Melfi Mondella Orsini, nipote di
papa Benedetto XIII, nel 1727, ma anch'esse presero il volo.
Fortunatamente, nel 1935, questi due volumi furono, da un cittadino
pugliese, offerti all'Archivio Vaticano, ed il Papa Pio XI li fece
subito acquistare. I volumi contengono 51 pergamene, le quali, meno 4 che si riferiscono alla diocesi di Rapolla, riflettono Vescovi ed il Vescovado di Melfi; ciascuna misura cm. 60, 70, 80 di altezza. Sono state accuratamente staccate e stirate (erano piegate a 2, 3, 4 doppi !) ad opera di
Mons. Angelo Mercati, Prefetto dell'archivio segreto del Vaticano ed
Accademico Pontificio, il quale le ha illustrate e chiosate con grande
competenza e maestria in apposito opuscolo, in cui ne riporta nove nella
loro interezza, mentre delle altre fa un chiaro riassunto in un
capitolo a parte, dal titolo: « Regesto delle pergamene di Melfi ». Questo opuscolo apporta non poca luce su alcuni fatti rimasti incerti e confusi.
(Recensione a Regesto delle pergamene di Melfi, a cura di Mons. ANGELO MERCATI, in MISCELLANEA CARD. GIOVANNI MERCATI, Biblioteca Apostol. Vaticana, 1946, vol. V. )
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